DISCRIMINATORIETA’ DELLA CONDOTTA INPS E COMUNE DI ROMA – Trib. Roma 21.10.2013

martello e libro rosso

Condotta discriminatoria di Comune di Roma e INPS e riconoscimento dell’assegno assistenziale per nuclei familiari ad un cittadino extracomunitario

Il Tribunale di Roma -Sezione lavoro ha riconosciuto ad un cittadino extracomunitario in possesso di un permesso Ce per lungo soggiornanti il diritto a beneficiare dell’assegno INPS di cui all’art. 65 legge n. 448/98 “Assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori”, in virtù della clausola di parità di trattamento con i cittadini nazionali in materia di prestazioni e di assistenza sociale contenuta nell’art.11 della Direttiva 2003/109/CE.
Il giudice del lavoro, con ordinanza n. 116173/2013, ha accolto il ricorso anti-discriminazione presentato dall’extracomunitario ed ha dichiarato il carattere discriminatorio della condotta tenuta da INPS e Comune di Roma consistente nell’aver negato al ricorrente l’assegno de quo.
In particolare ha così affermato: “l’art. 9 del d.lgs. 286/98, così come modificato dal d.lgs. 3/07, che ha recepito l’art.11 della Direttiva 2003/109/CE, che sancisce il principio di parità tra il cittadino italiano ed il soggiornante nel lungo periodo, stabilisce che il lungo soggiornante può usufruire delle prestazioni di assistenza sociale, di previdenza sociale…sempre che sia dimostrata l’effettiva residenza dello straniero sul territorio nazionale”.
Il giudice, oltre a condannare i convenuti a corrispondere per quanto di competenza l’assegno assistenziale, ha ordinato agli stessi di dare adeguata pubblicità del provvedimento di condanna sui rispettivi siti informatici.

(Dott.ssa Giovene di Girasole)

Trib. Roma 21.10.2013, n.116173

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